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Farfalle

Saturnia pavonia

Saturnia pavonia maschio e femmina La Saturnia pavonia è un lepidottero molto comune nelle nostre zone. Si tratta di una farfalla appartenente alla famiglia dei Saturnidi, famiglia che annovera alcune tra le piò grandi farfalle esistenti al mondo, diffuse in tutta Europa, in Asia, fino all'Estremo Oriente.
Si può trovare nei boschi e nelle praterie alberate dalla pianura alla montagna, dove vive fino ai 1500-2000 metri di quota. Il ciclo vitale dura un anno intero.

Il bruco si nutre delle foglie di svariate piante, come il rovo, il lampone, il salice. Non dipende da una sola pianta e quindi è molto adattabile, a differenza della Saturnia pyri, che si ciba quasi esclusivamente delle foglie del pero e che per l'uso sconsiderato di pesticidi in agricoltura adesso è molto rara.

A primavera, dopo la metà di Aprile, compaiono gli adulti della Saturnia pavonia. La femmina depone con cura circa 150 uova, sulla pianta che servirà da nutrimento al bruco. Infatti il bruco neonato deve trovare immediatamente del cibo, altrimenti non può sopravvivere per molto tempo. L'uovo è molto piccolo, a volte occorre una lente di ingrandimento o un microscopio per poterlo osservare.

Bruco della Saturnia pavonia Dall'uovo dopo circa due settimane nasce il bruco, che inizia subito a nutrirsi della pianta che lo ospita. Mangia senza interruzione, giorno e notte, si ferma solo per brevi periodi. Il bruco nasce di colore nero, è peloso, lungo pochi millimetri, ma dopo pochi giorni "non sta più nella pelle" ed è costretto a compiere la muta: poiché la pelle non può ingrandirsi, ne genera una nuova al di sotto di quella che possiede e quella vecchia la elimina.

Bruco della Saturnia pavonia Così, di giorno in giorno cresce sempre più e cambia aspetto: dopo la seconda muta il bruco è nero con dei tubercoli arancioni, poi diventa nero, con delle macchie verdi e i tubercoli arancioni, infine diviene verde, con qualche macchia nera e i tubercoli arancioni o gialli. Alla fine, il minuscolo bruco nero è diventato enorme, è cresciuto di circa 7000 volte (no, non è un errore) in poco più di due mesi, ed entro la fine di luglio è pronto per impuparsi.

Poiché deve prepararsi alla metamorfosi, che si completerà solo alla successiva primavera, il bruco della Saturnia pavonia si costruisce un robusto bozzolo, in seta che egli stesso tesse, fissato tra i rami della pianta che gli ha fornito il cibo e ben nascosto tra alcune foglie unite con la seta. All'interno del bozzolo si trasforma in crisalide, ove avverrà lo straordinario fenomeno della metamorfosi. Infatti, a primavera dell'anno successivo, quello che era un bruco, si trasforma in una bellissima farfalla dai meravigliosi e coloratissimi disegni. Completata la trasformazione, la farfalla rompe l'involucro della crisalide ed esce all'aperto; distende le ali che in breve tempo diventano rigide ed è pronta per spiccare il volo e continuare il ciclo vitale.

La vita della farfalla è molto breve: non più di una settimana.


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